Kriegerfriedhof Nasswand - Un posto per l'eternità
La Grande Guerra in montagna 1914 -1918
Le linee tagliavano le Dolomiti, le montagne, il cosidetto fronte di roccia e di ghiaccio
erano punti chiave per attaccanti e difensori.
Nelle posizioni che si trovavano a 2000 - 3000 metri d'altezza,
durante i due terzi dell'anno infieriva l'inverno.
Ghiaccio, neve, freddo rigido e condizioni igieniche indescrivibili,
rendevano difficile la sopravvivenza.
Nel dicembre del 1916 in una sola notte gli austriaci persero seimila uomini.
Le stime dicono, che sommando i morti tra perdite austriache ed italiane,
i soli morti sotto le slavine furono 60.000,
altri 40.000 furono i decessi per fame e malattia.
Solitamente nelle posizioni in mezzo ai combattenti non c'era altra possibilità che seppellire
i caduti proprio dove erano morti.
Dietro le sporgenze delle pareti di Nasswand, feriti ed infermieri erano
al riparo dai cannoni italiani.
Chi moriva in infermeria
veniva subito seppellito nelle immediate vicinanze del posto di soccorso,
senza distinguere tra le varie nazionalità.
Nacque così nel 1915 il cimitero militare Nasswand_Sorgenti.
Dopo l'annessione del Sudtirolo all' Italia,
fu l'esercito Italiano che si assunse il compito di raggruppare i numerosi piccoli cimiteri
disseminati sulle linee di guerra.
La traslazione dei corpi avvenne tra il 1926 ed il 1938.
Oggi in tutto sono seppelliti nel cimitero di Nasswand 1.259 militari.
Vi sono stati trasferiti 876 uomini: 45 romeni, 7 sloveni,
1 belga, 174 serbi e jugoslavi, 145 polacchi,
121 ungheresi, 269 russi, 114 militi ignoti o senza nome.
Nel 1941/1942 lo stato Italiano riconobbe al cimitero
di guerra " diritto di eternità ".
Fu la signora Waltraud Fuchs a volerne fortemente
il suo recupero.
Il cimitero militare appartiene alla famiglia Fuchs,
è ed sottoposto a vincolo di tutela per i monumenti.
In questo giorno di commemorazione dei defunti
a memoria di tutti i caduti di guerra.
Un ringraziamento particolare a chi
come la signora Waltraud Fuchs non li ha dimenticati.